giovedì 20 dicembre 2012

I nostri dati nel 2012

Il 2012 sta per finire e dobbiamo tirare le somme, che siano positive o negative non interessa. Il tempo passa e anche in fretta. Solo un anno fa, stilai la classifica della vita:


Il semplice fatto di respirare non significa che siamo vivi- Ode alla vita (Martha Madeiros) quindi la domanda sorge spontanea: "Abbiamo solo respirato, oppure abbiamo vissuto la nostra vita appieno?" a questa domanda ognuno risponderà personalmente in base alla sua esperienza di vita. Il 2012 per quanto mi riguarda è stato un'anno molto produttivo, solo nel maggio nasceva la rubrica Zoom Zip, un'approfondimento sulla nostra vita, una rubrica sociologica sperimentale e giornalistica. Il mio esperimento 'giornalistico', è stato gradito da tantissime persone, tantissimi hanno risposto positivamente, informandosi, chiedendomi cosa fosse, leggendo il giornale e visitando il sito. In primo luogo, lo dimostrano le statistiche (vedi foto) in secondo, siete proprio voi lettori che attraverso il web, il passaparola e la vostra voglia di essere informati fanno di Zoom Zip un "già sentito", è per questo che vi ringrazio e vi auguro buone feste. Per il 2013, tante sono le iniziative e i progetti a livello culturale che cercherò di mettere in pratica. In tanti mi chiedono di creare un unico punto di riferimento on-line, per il 2013 in progetto c'è la realizzazione di un nuovo blog, che raccoglierà, fatti e avvenimenti con un ampio raggio di ricerca, sarà un nuovo esperimento, uno"scendere in campo" quando il gioco si fa duro! Buon anno e buone feste!
                                                                                          Matteo Piarulli
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Zoom Zip Statistiche&dati anno 2012 PANORAMICA ___________________________________________________________________________________________________


Zoom Zip Statistiche&dati anno 2012 PUBBLICO
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Zoom Zip Statistiche&dati anno 2012 ORIGINI DEL TRAFFICO




martedì 20 novembre 2012

Carapelle: Esplode un’altra bomba


"Dopo venti giorni torna la paura per le vie del paese, deflagra ordigno davanti a negozio di fiori"

(In Foto, i resti dell'esplosione del 19 Ottobre scorso)
Carapelle (Foggia), 20 novembre 2012 - Erano circa le 22:00 di ieri quando un boato ha scosso la piccola cittadina di Carapelle. L’ordigno  rudimentale, di non forte potenza ha scardinato la serranda e l’insegna di un negozio di fiori sito in via Indipendenza, per fortuna non ci sono stati feriti. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco e i Carabinieri che hanno svolto le prime perizie e avviato le indagini. Sul posto è giunta non poca gente attratta dal fumo e dal rumore che ha interessato l’attività commerciale.


Carapelle rivive la stessa paura dello scorso 19 ottobre quando un’altra bomba di potenza maggiore, sempre alla stessa ora, colpì un altro negozio di fiori che si trova di fronte a quello preso di mira la scorsa notte e che provocò  non pochi danni alla struttura, al palazzo sovrastante e alle abitazioni vicine. Agli investigatori, la proprietaria dichiarò di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive. Anche li, per fortuna non ci furono vittime ma il popolo di Carapelle è stanco di sentirsi dire queste notizie e vedere questi scempi, che degradano e rendono il paese insicuro. Questi episodi sono il segno di una criminalità che ha consolidato le sue fondamenta e che cerca di espandersi. Carapelle non merita che questo accada ancora e che eventi simili disturbano la quiete di un paese e incutono timore nelle nuove generazioni.                                                                                                                                                                                                                                                                    Matteo Piarulli




sabato 20 ottobre 2012

Carapelle: Esplosione distrugge negozio di fiori

GUARDA LE FOTO
“Il boato è stato sentito in tutto il paese. Non ci sono feriti, ma il locale è gravemente danneggiato”
 Carapelle (Foggia), 19 ottobre 2012 – Erano appena passate le 22:30 quando un boato di enorme potenza ha spaventato gli abitanti di Carapelle. Proveniva da un negozio di fiori, situato in via Indipendenza 26, rimasto danneggiato dall'esplosione  L’ordigno di forte potenza, ha scardinato la serranda della vetrina del negozio e ha provocato la caduta del rivestimento in marmo dell’intera parete e del marciapiede, non solo, ha provocato la rottura delle finestre del vicinato che si sono visti arrivare in casa pezzi di marmo, cemento e vetri.GUARDA LE FOTO

giovedì 18 ottobre 2012

Soldi e inflazione:il prezzo di una crisi che cambia


Crisi economica il “melodramma all’ Italiana”

L’economia è la base di una società moderna o antica che sia, già da quattromila anni fa, l’uomo ha partecipato a questo processo, infatti, le più antiche monete della storia furono un blocco di sale in Africa, una conchiglia in Cina o un chicco di caffè in Messico o le barrette di metallo per i babilonesi. Oggi cos'è l’economia, cos'è una crisi economica, chi è il responsabile della situazione economica che stiamo vivendo? I momenti più difficili per l’Italia per quanto riguarda la crisi economica si concentrano sul debito pubblico. Dopo il Risorgimento lo stato Italiano ha

giovedì 11 ottobre 2012

11 Ottobre: La Giornata Mondiale per i diritti delle bambine

“L’istruzione non è un modo di sfuggire alla povertà della nazione, è un modo di combatterla”
(Julius Nyerere, ex Presidente Tanzania , 1964 – 1985).

Si celebra oggi 11Oct2012, la Giornata Internazionale delle Bambine, l’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite e la prima ad essere celebrata nella storia. 
Perché questa giornata? Nel mondo 39 milioni di ragazze, tra gli 11 e i 15 anni, non sono scolarizzate, una su tre sono soggette a subire discriminazione di genere, di età e di sesso. Molte di loro subiscono costrizioni e abusi, vengono obbligate a sposarsi con degli uomini magari anche molto più grandi di loro. Vivono una realtà fatta di isolamento e soffrono violenze in famiglia. L'innocenza dell'infanzia "rosa" merita


sabato 29 settembre 2012

FUORI DAL GREGGE: "La storia di un ragazzo di paese che diventa una "Star del Rock"



Giuseppe Miele in arte Joe Eleim anche voce "Schiva"
Joe Eleim o meglio conosciuto come Giuseppe Miele, è un ragazzo di Carapelle trasferitosi a Prato in Toscana all'età di diciotto anni. “Sono nato il 14 giugno dell’83 a Foggia, fino all'età di 15 anni ho vissuto a Orta Nova, poi sono andato a Carapelle. Ho avuto un’adolescenza normale e particolare allo stesso tempo, il divorzio dei miei genitori è stato il motore che ha scatenato in me una certa ribellione.” Sin da piccolo ha amato la musica, soprattutto la musica rock e metal, insieme alla passione della musica ha sempre coltivato anche quella dello scrivere. All'inizio Giuseppe era un semplice ragazzo che suonava e cantava nelle cantine di Carapelle, oggi è un cantante e musicista emergente,  ha totalizzato 4 album musicali, più di 30 live nelle piazze d’Italia e da ottobre la sua  musica sbarcherà all'estero  La cosa che colpisce di più di Giuseppe e delle sue opere e che nonostante la lontananza e il rapporto che dice di avere con il suo paese “amo et odio” è riuscito a non dimenticarsi del dialetto, delle tradizioni e della semplicità di chi vive in questo territorio. Anche in alcuni brani questo legame è molto evidente, si rimane sbigottiti di come la sua è una melodia ricercata e assemblata con destrezza, quasi a far rivivere quel momento come fosse tuo, questo anche grazie all’uso e alla presenza in alcuni testi del dialetto carapellese. La sua notorietà poteva farlo esaltare, invece no, è rimasto umile nei modi di fare e nei modi di essere. Il genere musicale rock è un genere che ha fatto e fa ancora oggi la storia della musica, il suo è un Hard Rock, un rock pesante, forte non solo nella musica ma sopratutto nei testi e nei temi  che tocca, si, perché non si accontenta di sfiorare il giusto, ma mette a nudo la sua cruda verità.

domenica 16 settembre 2012

Buon caro Settembre.

I Caratteri semantici presenti in questa foto sono molteplici. Da sempre le rotaie sono state muse ispiratrici di tantissimi poeti, scrittori, registi, fotografi e non solo. Il treno rappresenta da sempre il simbolo del viaggio, ma anche il simbolo del movimento e del cambiamento. Chi può, meglio di questa foto rappresentare il mese di settembre? I binari ferroviari sono l'immagine più significativa e rappresentativa del mese di settembre. Si perché settembre è il mese del cambiamento e delle scelte ed è anche il mese delle partenze e degli arrivi, allora chi, più di un binario ferroviario può esprimere attraverso l'arte della fotografia i sentimenti e le emozioni del mese di settembre? Ma cos'ha di così speciale questo mese non ancora si sa, comunque
sia rimane sempre il dubbio sul perché a settembre, che è il 9° mese dell'anno,  si facciano gli auguri di un buon anno. Forse una risposta c'è; nasce qualcuno che siamo noi, ci rigeneriamo, cambiamo e abbiamo la possibilità di "ri-essere" noi stessi ma con altri occhi, allora

martedì 28 agosto 2012

Mi scusi cos’è Zoom Zip, si mangia?



Zoom Zip leggi i dettagli della rubrica di Matteo Piarulli !
(Logo Zoom Zip di Matteo Piarulli)
Zoom Zip nasce come una rubrica di cultura e sociologia, vuole raccontare storie che non conosce nessuno, fatti e avvenimenti che hanno cambiato le persone, i posti e i luoghi. Mi scusi ma di chi parliamo? Qui non si parla, ma si da voce a quelle persone che vivono accanto a noi e che non conosciamo abbastanza. Zoom Zip è  un viaggio all'interno di storie di vita vissuta e non solo.
L’ideatore è Matteo Piarulli, studente, scrittore, collaboratore di alcuni giornali e magazine locali e nazionali. Da sempre appassionato alla scrittura e alla lettura, ha preso a cuore l’iniziativa di creare una

lunedì 27 agosto 2012

New generation: i perché della nuova generazione

Rosy
Rosy è una ragazza di 21 anni, vive in un paese dei Cinque Reali Siti e purtroppo non è riuscita a realizzare ancora molti dei suoi sogni. Le sue passioni, il suo modo di vestire e di relazionarsi si rifanno ad una vera e propria espressione artistica. Vuole fuggire dal suo paese perche li, “la vita degli altri diventa più interessante della propria nonostante sia più vuota” si sente “schiava di se stessa” e pur restando libera crede di “muoversi come un cagnolino bendato”.

“Io non capisco perche oggi le donne si lascino andare cosi, non riesco a darmi nessuna spiegazione, c’è davvero tantissima volgarità in giro. Tra le ragazzine questo fenomeno è molto accentuato, nelle foto, nelle pose e nelle cose che scrivono. Sicuramente non si tratta di essere sexy, e forse lo fanno solo per farsi guardare e non per se stesse. Non capisco perché ci sia bisogno di sentirsi al centro dell’attenzione per un ragazzo che ha solo bisogno di sfruttarti”. Rosy

Sono chiamata e rispondo: “Comandi, Signorsì!"


Anna Maria Montereale, Caporale EI
Ci sono notizie che non sono lanciate dall’ agenzia di stampa e sono quelle di chi crede nei propri sogni e li realizza. Anna Maria Montereale è una persona di queste: appassionata fin da piccola dalla storia di Lady Oscar, ha intrapreso la sua carriera militare da circa un anno ed è Caporale dell’ Esercito Italiano. L’abbiamo voluta incontrare in un pomeriggio di festività pasquali dove ha trascorso i pochi giorni di ferie.

Domanda: Quando è iniziata la tua carriera e come mai questa scelta?
Risposta: Da sempre avevo il sogno di intraprendere la carriera militare, da piccola quando vedevo Lady Oscar mi emozionavo tantissimo.
Crescendo ho trascurato questo sogno e mi sono diplomata in ragioneria, dopo il diploma ho provato il test a medicina ma non mi “ispirava” tanto, cosicché decisi di studiare per i concorsi nell’esercito. Sognavo di intraprendere una carriera è feci il concorso da ufficiale ma ebbi solo una grande delusione, poi da sottoufficiale con un punteggio altissimo ma per un punto non superai e fu un’altra grande delusione allora decisi di partire per il VFP1 per capire se questa vita mi appartenesse o meno. Feci le visite di controllo a Bari e andò tutto bene, ricordo quando stavo dallo psicologo che mi chiese: “signorina quanti anni hai e da quanti elementi è composta la tua famiglia?” Io risposi ho 19 anni e in famiglia siamo cinque più uno, quindi sei, il cane. La dottoressa mi guardò, sorrise e mi mandò fuori.